Quest’anno le imprese attive nelle regioni del Sud Italia potranno usufruire di una nuova Zona Economica Speciale (ZES) unica, istituita dal Decreto Sud, con pubblicazione del 19 settembre 2023 per la crescita economica e sociale delle aree più svantaggiate del paese.

Le imprese beneficiarie devono comunicare all’Agenzia delle Entrate dal 12 giugno al 12 luglio 2024, l’ammontare delle spese ammissibili sostenute dal 1° gennaio 2024 e quelle in previsione fino al 15 novembre 2024. Il Credito d’imposta ZES Unica Sud, definita dalla Legge 162/2023 e disposta dal Decreto del 17.05.2024, prevede lo stanziamento di 1,8 miliardi di euro, per il 2024, alle imprese localizzate in Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna, Molise e in parte dell’Abruzzo.

Possono beneficiarne tutte le imprese di qualsiasi entità e natura giuridica, eccetto quelle operanti in alcuni settori come l’industria siderurgica, carbonifera, navale, fibre sintetiche, settore creditizio, finanziario e altri. Vengono finanziati gli investimenti effettuati a partire dal 1° gennaio 2024 fino al 15 novembre 2024, che riguardano l’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature, terreni o immobili. Il valore dei terreni e dei fabbricati ammessi all’agevolazione non deve superare il 50% del valore complessivo dell’investimento agevolato, inoltre non sono ammessi progetti di investimento dal costo complessivo inferiore a 200.000 euro. Per progetto di investimento si intende un piano per la creazione di uno stabilimento, per l’ampliamento di un’attività esistente o ai fini di un cambiamento nel processo produttivo.

Il credito d’imposta è riconosciuto per le Regioni Campania, Puglia, Sicilia e Calabria nel seguente modo: 60% delle spese ammissibili per le piccole imprese, 50% delle spese ammissibili per le medie imprese, 40% delle spese ammissibili per le grandi imprese. In Puglia per gli investimenti ai fini del sostegno del fondo per una transizione giusta il credito è aumentato del 10%.

Il credito d’imposta è riconosciuto per le Regioni Basilicata, Molise e Sardegna in tale misura: 50% delle spese ammissibili per le piccole imprese,  40% delle spese ammissibili per le medie imprese, 30% delle spese ammissibili per le grandi imprese. In Sardegna per gli investimenti ai fini del sostegno del fondo per una transizione giusta il credito è aumentato del 10%.

Mentre per alcuni comuni della Regione Abruzzo il credito d’imposta è riconosciuto così: 35% delle spese ammissibili per le piccole imprese e nel limite massimo di 3 milioni di euro, 25% delle spese ammissibili per le medie imprese nel limite massimo di 10 milioni di euro, 15% delle spese ammissibili per le grandi imprese, nel limite massimo di 15 milioni di euro.

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